Spazio e Cosmo
Di Gustavo Korte
Le arti sono prodotti dell'elaborazione dell'anima soggettiva e individuale. Identificano da un lato gli sforzi dell'artista, dall'altro il progresso mentale di chi coltiva i suoi risultati. Si presentano come indicatori di processi attraverso i quali l'intelletto cerca percorsi verso ciò che suppone essere vero, cosmico e infinito. Esiste una relazione implicita tra le nozioni primarie e intuitive di spazio e tempo. Esiste una relazione di continenza tra quella suggerita dalla nozione di cosmo se e quando sezionato e frammentato da ciò che supponiamo contenuto nella relazione spazio-temporale. L'essere umano è sempre subordinato ai limiti intellettuali ed empirici con cui si avvicina, riconosce, concettualizza e suppone di essere in grado di identificare alcune verità cosmiche.
Ci sono vincoli generati nell'educazione diretta all'assimilazione di culture e conoscenze e formazione professionale, contenuti e soggetti ai processi elettromagnetici in cui hanno origine i pensieri. La mente umana, nel catturare alcuni dei frammenti riconosciuti nei processi di conoscenza, si sforza a confrontare, classificare e aggiungere informazioni a ciò che già possiede; è di per sé memoria collettiva. Gigantesca nell'ordinare le idee, tenta di collocare l'infinito cosmico nel piccolo spazio delimitato dalle pareti di un vaso. Lo spazio sembra essere finito, ridimensionato, misurabile. Intuiamo un Cosmo sconfinato, ma tutto composto da frammenti di spazio, tempo, materia, energia e una grande forza di volontà cosmica. Questo genera la forza motrice che muove il Cosmo, unico o pluriversale, verso la perfezione. Di per sé, perfezionandosi in riferimento a tutto ciò che era, è e può essere.
Il cosmo ha un'anima e il suo spirito originario si manifesta nell'entelexia, un movimento diretto alla perfezione in sé stesso. Spazio e tempo, materia, energia e mente, nell'insieme guidato dall'entropia e dall'entelexy, integrano la nozione intuitiva come riferimento per ciò che chiamiamo vita.
Concettualizzarli, riconoscerli, localizzarli e dare loro confini e contorni diventa la pratica quotidiana dei processi cognitivi. Per conoscenza assimiliamo metodi di approccio concettuale. Per intuizione, riceviamo e godiamo della saggezza naturale di cui tutti gli esseri e le entità sono portatori. Gli artisti ricevono dosi maggiori. Ai coltivatori d'arte viene offerto il godimento del bello, del vero e dell'eterno generato con forza e intensità dall'espressione artistica. Attraverso gli sforzi dell'artista Antonio Brizzolari per trasferire a noi, come suoi ammiratori noti o anonimi, i doni naturali a cui è stato elargito dallo Spirito Cosmico, ci annuncia la stretta connessione tra le nozioni di Cosmo e Spazio.
Dalla sua arte emergono le sensazioni visive con cui segnala la prossima possibilità di uno stato di coscienza cosmica. Ciò significa diventare consapevoli che abbiamo il nostro spazio personale e individuale nel Tutto Cosmico in cui si materializzano le nostre vite. È un breve senso di eternità in cui ci sentiamo spiazzati dall'esperienza, memorizzando luoghi, posizioni e posture, liberi nell'immaginazione ma legati all'infinito che abbiamo dentro di noi.